AL CARO AMICO PROF. ANTONIO PALOMBA, CHE OGGI CI HA LASCIATO.
Caro Antonio,
ho appena appreso la triste notizia comunicata tramite Facebook dalla comune amica Sonia Bruno ed ho provato un grande dolore. Con te scompare una parte della mia vita grottese, trascorsa nell’infanzia e nel fiore della giovinezza, un amico che ha saputo raccontare la storia della nostra Comunità e lasciare a tutti noi importanti testi di storiografia locale. Nella mia biblioteca ho tutti i tuoi lavori, molti dei quali scritti con la collaborazione di altri amici, che hanno fatto conoscere la storia della Comunità dai primordi all’attualità, tante perle di una preziosa collana: “Osvaldo Sanini – l’internato del 1979”, “Grottaminarda com’eravamo del 1980”, “Gli anni delle còcole del 1983”, “Storia di Grottaminarda il paese di S. Tommaso del 1989”, “Sapore di pulièo del 1994”, “Grottaminarda – Il calcio nelle vene del 1999”, “Vite di Grottesi del 2002”, “Canti dal confino del 2007” e “I fratielli delle congreghe del 2010”. Come grottese, te ne sono grato! Grande amico di mio fratello Mario, con il quale hai condiviso anche ideali politici, mi hai insegnato che la storia di una Comunità deve essere conosciuta e valorizzata per ciò che ha dato e rappresentato. Anche tu hai letto e conservato i miei libri. Nell’ultimo mio lavoro su Sanini e Faretra, nel capitolo dedicato “Alla mia Terra”, ti ho menzionato tra i personaggi grottesi che, per la loro cultura si sono distinti. Ho ricordato con orgoglio, che per il testo scritto con la collaborazione di Elio Romano, “Grottaminarda – Il paese di S. Tommaso”, hai ricevuto il Premio alla cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ponendo il nostro Paese all’attenzione nazionale. Il tuo libro aveva questa dedica: “Ai Grottesi, perché possano sentirsi sempre più orgogliosi della loro cittadina”. Anch’io ho dedicato il mio primo libro sul Dr. Faretra “A Grottaminarda, mai dimenticata terra natale”. Ciò denota l’amore di entrambi verso il paese che ci ha dato i natali. Anche la Biblioteca di Pontassieve, su mio interessamento, conserva vari tuoi lavori, apprezzati e ricambiati, per aprire a più ampie conoscenze la storia del nostro piccolo paese. Alla presentazione del mio ultimo libro a Grottaminarda, nel novembre del 2014, eri assente per motivi di salute ed io mi premurai di farti pervenire una copia dell’opera. Nel nostro ultimo incontro, dopo una piacevole conversazione, mi donasti il tuo ultimo libro scritto con il Dr. Michele D’Ambrosio. Caro Antonio, attraverso i miei “Ricordi Grottesi”, continuerò a porre l’attenzione sul nostro passato, con luci ed ombre, che non deve essere mai dimenticato perché da esso deve partire il nostro futuro. Sono sicuro che il tuo ricordo rimarrà in tutti noi e, per quanto mi riguarda, verrò a salutarti nelle mie prossime visite al cimitero degli amici e dei nostri avi. Desidero chiudere questo mio ricordo con il titolo di una poesia di Vito Pelosi, “Si fa sera”, premiata al concorso Nazionale di Poesia e Narrativa “Il Leone d’Oro1976”. Con la tua scomparsa, caro Antonio, la cultura Grottese perde un protagonista. Voglio sperare che altri si adoperino per una terra da amare e raccontare, molto spesso bistrattata e dimenticata. Addio! Gino